In collaborazione con Treedom, nasce la foresta del Gruppo Transpack, un’iniziativa che riflette la volontà aziendale di restituire parte delle risorse assorbite, attraverso un progetto concreto di sostegno ambientale e sociale.
Perché Treedom
Con la piantumazione della foresta, costituita da 700 alberi, vogliamo piantare il seme di un futuro più sostenibile ed inclusivo, capace di conferire un significato più profondo alla nostra missione: unire la crescita economica alla rigenerazione ambientale e al miglioramento della qualità di vita delle comunità locali. Nello specifico, abbiamo scelto di sostenere iniziative affini ai valori aziendali come lo sviluppo economico, l’inclusione e l’uguaglianza di genere.
La foresta sarà simbolicamente donata ad un’altra risorsa per noi molto preziosa, i nostri collaboratori, che potranno seguire virtualmente la crescita del proprio albero.
Le iniziative di sostegno
Sviluppo economico
Piantare alberi con Treedom significa creare opportunità economiche concrete. In Ecuador e Guatemala, per esempio, gli alberi da frutto non producono solo benefici ambientali, ma generano reddito attraverso la vendita di caffè e cacao di qualità. I contadini locali ricevono formazione e supporto tecnico, creando filiere etiche che garantiscono pagamenti equi. Nel 2024 sono state esportate oltre 24 tonnellate di caffè etico dal Guatemala. Si contribuisce così agli SDGs #1 (No poverty) e #8 (Decent work and economic growth) dell’ONU.
Inclusione
Piantare alberi con Treedom significa creare opportunità per tutti. In Tanzania, per esempio, vengono coinvolte persone con disabilità in attività di vivaio e formazione agricola, mentre in Italia i progetti di giardini comunitari offrono nuove possibilità lavorative a persone svantaggiate, come ex detenuti. L’agricoltura sostenibile è anche uno strumento con cui Treedom costruisce un futuro più inclusivo, contribuendo all’SDG #10 (Reduced Inequalities) dell’ONU.
Uguaglianza di genere
Piantare alberi con Treedom significa dare potere alle donne. Un esempio concreto arriva dal Guatemala, dove 80 donne indigene si sono unite nella cooperativa Doña Lucero, per produrre e vendere caffè di qualità a prezzo equo. Sotto la guida della presidentessa Doña Juanita, queste caficultrici hanno aumentato il loro reddito e la loro indipendenza economica. Così contribuiamo all’SDG #5 (Gender Equality) dell’ONU.